.la parola ad un .......giocatore.......

.la parola ad un .......giocatore.......

Riportiamo integralmente quanto scritto da Alessio Guidi, giocatore della Under 17, dopo la partita vinta per 3-0 contro il Firenze Volley e la conquista del titolo Provinciale, sul suo profilo Facebook, ci sembra giusto dare spazio ai ragazzi, quando soprattutto vengono condivise parole belle come queste, fatte di emozioni e soprattutto di passione per il sacrificio e per lo sport.

 

"Dopo questo luogo ed intenso percorso finalmente siamo arrivati alle soddisfazioni che tanto aspettavamo e meritavamo.
Abbiamo avuto coraggio affrontando ogni ...avversario a testa alta, benché non mancassero i momenti di caduta psicologica e abbattimento, ma uniti siamo sempre riusciti nell'intento di rialzarci, uscendone sempre vittoriosi.
Sostegno è stato dato ai compagni che si trovavano in difficoltà, in quel momento della partita dove non si riusciva a connettere e non si riusciva a svolgere.

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Nel centro della foto scattata da Civinini, si nota il presidente che, giustamente, fa il simbolo del 3 in entrambe le mani, per ricordare che anche il terzo scudetto è stato assegnato al Prato, successivamente alla u19 e u14.
Hai lati di quest'ultimo si trovano i nostri allenatori che, con le ripetute voci insistenti e tormentanti, ci hanno fatto migliorare cogliendo ogni nostro piccolo difetto. Urlate agli allenamenti, lacrime agli occhi per il dolore, la rabbia dentro che ti opprime tutti i pensieri, quella palla che cade e nessuno che la prende.
Ed è proprio lì, in quel momento, che bisogna dare il tutto per tutto, scacciare via i pensieri, gli amici, la scuola, la ragazza, per buttarsi a prendere quella palla che potrebbe stabile tutto il perseguimento del gioco.
A destra il dirigente che si assicurava, ogni volta, che tutto andasse bene, pronto per darti o farti qualunque cosa, dai massaggi alle cioccolate o agli zuccheri, inoltre era il primo che ci sosteneva e ci incoraggiava moralmente.
E infine, dietro, quella euforica squadra che non aspettava altro di ricevere quella benedetta coppa che tutti sognavamo, siamo riusciti a dominare sui nostri pensieri nelle circostanze del gioco, sia in allenamento che in partita, abbiamo saputo controllare quando era il momento in cui era possibile ridere e il momento in cui bisogna stare obbligatoriamente concentrati.
E alla fine, negli spogliatoi, veniva giù il mondo per ricordarci che la vita è fatta anche di divertimento, bottiglie per aria, schizzi da tutte le parti, cori su cori per emanare le sinfonie delle nostre voci stonate.
Mal di testa, dolori al corpo e diti mezzi rotti hanno ricordato la fatica in ogni singoli allenamenti e che per, una semplice palla, abbiamo subito dolore portandocelo dietro per tempo e tempo.
Come ultimo, vorrei ringraziare tutti coloro che si sono interessati alla partita per assisterne, Rufina, Scarperia, le ragazze, le squadre della società e tutti i coloro che, per il casino, non ho riconosciuto ma che in quel momento erano solamente li per tifare e per urlare a squarciagola che il Prato c'è. Ovunque"

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